venerdì 21 marzo 2008

Sete

Ieri era la giornata mondiale dell'acqua. Problema scottante e sempre più urgente. Tanto per farsi un'idea, anche sommaria, riporto alcuni dati diffusi ieri dall'ONU: circa 1.000.000 (un miliardo) di persone non ha accesso a fonti d'acqua. Circa 1.500.000 (un miliardo e mezzo) di persone ha accesso a fonti d'acqua ma queste sono acque stagnanti o inquinate, comunque non potabili. Il consumo pro-capite di acqua di un cittadino nord-americano è di circa 500 lt/giorno. In Europa siamo fra i 200 ed i 300 lt/giorno. In Africa sono 10 lt/giorno.

sabato 15 marzo 2008

Ottocento

Un vecchio detto ottocentesco recitava: “sotto lo sporco c'è qualcosa che luccica”. stava a significare che il progresso industriale non poteva essere raggiunto e sostenuto senza inquinamento o -in altri termini- che l'inquinamento (già allora fenomeno avvertito) era da considerarsi benefico perché stava a significare fabbriche, lavoro quindi un progresso per la società (ed un arricchimento per alcuni). Il filo logico mi sembra simile a quello di chi oggi cerca ancora di negare gli effetti dei cambiamenti climatici, o di deresponsabilizzare l'uomo sostenendo che tali cambiamenti sono ciclici (e quindi inevitabili e “naturali”) o che la colpa sia da ricercare nelle flatulenze dei bovini. A me sembra incredibile che a più di cent'anni di distanza ci sia ancora chi la pensa a questo modo; e mi viene il sospetto che la ragione di certe esternazioni (come il suddetto proverbio) sia la difesa di remunerativi interessi personali. O il palesarsi di una manifesta difficoltà di pensiero. A pensarci bene, le due cose non collidono...

giovedì 13 marzo 2008

"il vile"

Quante sono le scuse che giorno per giorno ci raccontiamo per non fare il nostro dovere? per inquinare di meno? per non sprecare l'acqua, riciclare, impegnarci in politica (almeno la politica locale!)? ho provato a scrivere sull'argomento, e il risultato è "il vile", che da oggi potete ascoltare (e commentare!) su questo blog. La canzone è in stile rock/dance, con una batteria incalzante e un basso deciso. Un grazie va a Lorenzo ed Alessio, che mi hanno guidato e suggerito nell'arrangiamento.

venerdì 29 febbraio 2008

A proposito di aborto...

un film vale più di mille parole. Siamo la società dell'immagine, giusto? allora a proposito di aborto consiglierei la visione di un film che ho rivisto questa sera con piacere: "le regole della casa del Sidro". E' un film americano, quindi non potrà essere tacciato di partigianeria politica, e il tema dell'aborto è poco più che sfiorato, ma sfiorato abbastanza da ricordarci che non è vero che "si stava meglio quano si stava peggio".

ps: sullo stesso tema segnalo anche la prossima uscita del film-documentario "Vogliamo anche le rose" di Alina Marazzi.

Rompiamo i coglioni

L'ultimo post su questo blog l'ho scritto un mese fa. Eravamo in piena crisi di governo e parlavo dell'importanza della partecipazione popolare nella vita di una democrazia. Oggi siamo in piena campagna elettorale: il governo è caduto e fra meno di un mese si andrà a votare.
Il voto, si sa, è lo strumento attraverso il quale i cittadini delegano altri cittadini a rappresentarli, eleggendo così le camere. Ma non è il solo strumento che abbiamo a disposizione per partecipare. E' solo uno strumento, e nemmeno il più raffinato. Ad esempio si può seguire con attenzione la campagna elettorale, impegnarsi sul proprio territorio per migliorarlo e più ancora si potrebbe (si dovrebbe?) pensare a candidarsi, e diventare così parte della famosa e famigerata "casta".
Quando questo non è possibile almeno sorvegliamo attentamente chi ha ricevuto la nostra delega: chiediamo spiegazione delle scelte fatte, presentiamo proposte, progetti, chiediamo a voce ferma un maggiore impegno ambientale, il ritorno della questione morale, facciamo attenzione a chi parla con superficialità di nucleare, aborto o detassazione (la linfa economica del patto sociale). In altre parole: rompiamo i coglioni.

lunedì 28 gennaio 2008

La partecipazione del Signor G

Fra qualche ora appena, il presidente della Repubblica inizierà la quarta ed ultima giornata di consultazioni per cercare di risolvere la crisi di governo. Dopodichè sapremo se dovremo prepararci a tornare alle urne o se avremo un nuovo governo "istituzionale" che provveda almeno al cambiamento della legge elettorale, richiesta che ieri è arrivata persino da Luca Cordero di Montezemolo.
La politica Italiana oggi è un carrozzone di burattini e burattinai che gozzovigliano sulle spalle di un paese stanco e disilluso. La crepa fra i cittadini e le istituzioni si allarga di giorno in giorno, a vista d'occhio. Ma questa crepa, questa disaffezione, è proprio quanto di peggiore possa esserci per una democrazia.
Una democrazia vive della partecipazione popolare, è il suo nutrimento, la sua linfa vitale. I governanti non sono né infallibili né (e lo sappiamo bene!) incorruttibili, e per questo occorre una vigilanza costante e attenta sul loro operato da parte di chi li ha eletti. Solo così può compiersi la magnifica teoria del potere esercitato per via rappresentativa.
Al giorno d'oggi pensare di poter scivolare in un regime monocratico e/o dittatoriale è quasi fantasia. Un puro esercizio di stile. Ma non è così. La Storia ci insegna che nessuna conquista è eterna e -a volte- ciò che è stato può tornare. Tutto questo l'aveva capito già negli anni '70 Giorgio Gaber, quando cantava "libertà é partecipazione"...

martedì 15 gennaio 2008

Primo Intermezzo

"Se l'umanità deve avere un futuro nel quale riconoscersi, non potrà averlo prolungando il passato o il presente. Se cerchiamo di costruire il terzo millennio su questa base falliremo. E il prezzo del fallimento, vale a dire l'alternativa ad una società mutata, è il buio."

E. Hobsbawn - Il Secolo Breve